Nel pieno centro di Atripalda si trovano i resti resti della basilica paleocristiana datata al IV secolo d. C. L'edificio presenta tre navate e su quella centrale, che misura circa 12 metri, è stato rinvenuto il basamento in blocchi calcarei sul quale sono presenti i fori per grappe o per l'inserimento di strutture lignee o di metallo, che creavano un divisorio tra l'area destinata ai fedeli e quella dei presbiteri.
All'interno del presbiterio è stata rinvenuta una vasca rettangolare interamente rivestita in marmo bianco, che si potrebbe interpretare come un reliquiario. Il pavimento della basilica è costituito dalle coperture delle sepolture disposte le une sulle altre, su due o anche tre livelli, e su di esse sono inserite importanti epigrafi funerarie datate intorno al 453/548. Queste,oltre una cinquantina, rappresentano uno dei più grandi patrimoni epigrafici esistenti, indicano, oltre al nome del defunto, la sua età e la data di morte.