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LUOGO Dogana dei grani
COMUNE Atripalda

La dogana dei Grani, o semplicemente palazzo della dogana, venne eretta verso la seconda metà del XVI secolo, in seguito alla realizzazione della nuova Regia strada delle Puglie favorì lo sviluppo commerciale di Atripalda (e di Avellino), visto che il grano diretto dalla Puglia a Napoli, doveva necessariamente transitare per le dogane dei due centri irpini.
La famiglia Caracciolo, feudatari dei due comuni, imposero nuovi diritti sul grano, riuscendo ad aggiungere alla "scopatura", il grano caduto a terra durante la pesatura, la "giummella", all'incirca la quantità di grano che rimane in due mani unite.
Inoltre, i Caracciolo, che favorirono la dogana di Avellino, dove riuscivano ad ottenere introiti migliori, traevano ulteriori guadagni dalla sfarinatura del grano effettuata in mulini ad acqua di Atripalda, la maggior parte di loro proprietà.
Sulla facciata è possibile ammirare un grande orologio sormontato da due campanelle metalliche. Sotto, sulla chiave del maestoso portale in pietra, si scorge lo stemma della cittadina irpina. L'attuale destinazione della dogana è quella di sede del Museo-Contenitore archeologico (orario: 9-13 e 16-20, ingresso gratuito, tel. 0825-626586). Vi si organizzano diverse attività culturali, concerti di musica classica e mostre.
Al suo interno si trovano due dipinti di pregevole fattura ed un portale in pietra adagiato dietro il portale d'ingresso della dogana, all'interno del palazzo.