Situato in una conca boscosa ai margini del Vallo di Lauro, il suo territorio venne frequentato soprattutto a partire dall'età tardo-repubblicana, quando stanziamenti a carattere prevalentemente agricolo sorsero in tutta la zona. Una grande villa rustica di età imperiale si rinvenne nel 1929 sulla Palma-Lauro, durante la demolizione della vecchia canonica parrocchiale. Dell'insediamento furono evidenziati alcuni ambienti con strutture muratorie intonacate, una cella vinaria, due vasche dal pavimento. Da qui lo stesso toponimo del paese deriva dal latino domus-cella (lett. casa deposito, granaio, anche nel significato di abitazione di schiavi dediti all'agricoltura), oppure secondo altri, da domus Coeli (lett. villa dei Coelia, nobile famiglia di latifondisti romani la cui presenza è attestata in età imperiale a Pompei da Nola).