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Giovedì, 13 Aprile 2017 - 09:28

"Invasioni Irpine" a Guardia Lombardi. Nel link tutte le foto e il video della giornata

"Invasioni Irpine" a Guardia Lombardi. Nel link tutte le foto e il video della giornata
Domenica 2 aprile, dopo un bel pranzo sulle rive del lago Vernicola a Morra De Sanctis, le “invasioni irpine” fanno tappa a Guardia Lombardi. Questa volta il meteo ci illude. Appena scendiamo dalle macchine una sfera di sole illumina la piazza Vittoria dove ci incontriamo con le ragazze del gruppo di promozione turistica “Carmasius” ma subito dopo il cielo si copre di nubi e lascia spazio a lievissimi scrosci di pioggia. Ma ciò non ci abbatte e da buoni invasori ci incamminiamo verso il Monte Cerreto, il punto più alto di Guardia che lo rende il secondo comune più alto d’Irpinia dopo Trevico. Inutile raccontare lo spettacolare panorama che si staglia davanti a noi dalla cima. Guardia, di fronte, sembra un presepe e tutta la verde vallata circostante ci invita a rilassarci nonostante la pioggia ed un leggero venticello ci accompagnano. Ritorniamo in paese ed una breve passeggiata nei vicoletti ci conduce all’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie edificata nel 1315 come si legge sul pilastro di travertino rosa sulla sinistra dell’altare maggiore. La sua facciata, interamente costruita in pietra locale, presenta un imponente portale in pietra ed è affiancata da una possente torre campanaria a tre livelli. Al suo interno a tre navate, sono custodite diverse opere d'arte, tra cui statue di Santi, un coro ligneo, altari in marmi policromi, l'artistico balcone intagliato della Sacrestia, risalente al XVIII secolo, due dipinti del XVIII secolo (la Madonna col Bambino e Santi del Dominici e l'Angelo che parla con S. Luigi Gonzaga di Sebastiano Conca). Vi sono, inoltre, le spoglie del martire San Feliciano, conservate in una teca sotto un’altare della parete di sinistra, vicino al quale si trova la porta che conduce all’antico organo a canne da poco ristrutturato. Usciamo dalla chiesa e la pioggia comincia a farsi più insistente ma armati di ombrelli ci addentriamo nel centro storico per fare tappa presso il museo della civiltà contadina dell’Alta Irpinia dove restiamo estasiati dai tanti reperti ivi contenuti. Nella stessa location è stata per noi allestita la squisitissima degustazione dei prodotti tipici locali: fettine di pane accompagnate dall’ottimo formaggio Carmasciano e un dolcissimo miele con le noci. Adesso che tutti i gusti sono stati coinvolti e soprattutto adesso che la pioggia sembrava cessare, ci rechiamo presso quella che era la prima chiesa del paese dove sono custoditi alcuni mobili e scrivanie dell’antico municipio ed un gigantesco plastico raffigurante Guardia e tutto il territorio circostante. Abbandoniamo il centro storico per recarci al parcheggio, prendiamo le nostre auto e ci trasferiamo nella frazione dove insiste la caratteristica chiesa rurale di Santa Maria dei Manganelli. Uno dei membri del comitato che ogni anno organizza la festa in onore di quella Madonna ci racconta la storia di quella struttura edificata all'incirca nel XVII secolo, proprio quando la pestilenza del 1656, vuotò l'area, tanto che i resti di molti defunti vennero seppelliti in tutta fretta sotto l'altare. Una volta ritrovati sotto il pavimento, tali resti vennero poi collocati in un ossario posto nel mezzo della cappella. Dalla sua edificazione la cappella ha patito sempre grossi danni dai vari terremoti che hanno colpito il paese, compreso l'ultimo terremoto del 23 novembre 1980, dopo cui venne restaurata e riaperta al culto dei fedeli il 22 giugno 1993. Di fronte a questa chiesa ci ritroviamo in un luogo davvero rilassante. Un anfiteatro ed un’antica fontana da poco tempo recuperati e sfruttati per manifestazioni all’aperto soprattutto nel periodo estivo. Un’ottima location per una bella foto di gruppo e per i saluti per quest’altra giornata conclusasi alla scoperta della nostra bellissima terra.


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Foto di
GUARDIA LOMBARDI
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