Sabato, 18 Febbraio 2017 - 18:41
Un'antichissima tradizione che da oltre tre secoli si rinnova nel borgo irpino di Capriglia grazie all’impeccabile organizzazione dell’Associazione Culturale Onlus “La Zeza di Capriglia Irpina”.
La Zeza nacque a Napoli nella seconda metà del 600 e si spostò nelle zone circostanti quando a Napoli venne vietate per "detti osceni".
Essa rappresenta una scenetta comica con maschere e veniva rappresentata nei cortili dei palazzi, nelle strade, nelle osterie e nelle piazze. Le parti femminili, così come oggi, erano interpretate da soli uomini perché le donne non potevano essere esposte alla pubblica rappresentazione.
I protagonisti sono: Pulcinella, Zeza, Purziella, Don Zinobio, il Marinaio. La vicenda è quella di Zeza, moglie di Pulcinella e madre di Porziella. Quest'ultima vorrebbe prendere in moglie il marinaio, ma Pulcinella la darà in moglie al medico Don Zenobio. L’azione scenica, totalmente cantata e accompagnata da musica, è un pezzo di teatro popolare, sul quale esiste una vasta letteratura scritta, tramandata nella forma assunta a Napoli in epoca vicereale e trasformata nella provincia e nei piccoli centri.
Tutto inizierà domenica 19 febbraio e proseguirà il 26 ed il 28 febbraio 2017.