paesaggi_irpini
Venerdì, 18 Marzo 2016 - 11:25

Invasione sulle tracce dei Tocco, all'ombra del Castello della Leonessa: Montemiletto

Invasione sulle tracce dei Tocco, all'ombra del Castello della Leonessa: Montemiletto
Continuano le invasioni, questa volta al centro dell'Irpinia, tra la valle del Sabato e la valle del Calore. Montemiletto.

Appuntamento domenica 20 marzo alle ore 10:00 in piazza IV Novembre dove ad accoglierci ci saranno i ragazzi della pro loco "mons militum" che ci accompagneranno per tutta la giornata e ci guideranno. Da qui ci avvieremo verso "l' arco della Terra", la porta che lasciava accedere all'antico borgo medievale.

Ci immergeremo nel borgo storico ed i suoi affascinanti vicoli e ci imbatteremo nei meravigliosi edifici signorili; Palazzo Fusco, del settecento che conserva ancora i Piloni eretti per la visita del cardinale Orsini. Ammireremo le splendide chiese di Sant'Antonio Abate e Santa Maria Maggiore.

In seguito la chiesa di San Pietro e quella di S.Anna con annesso convento dei domenicani.

La visita continua presso il maestoso Castello della Leonessa, una delle residenze castellane meglio conservate in Irpinia.

Concluderemo con la visita del palazzo Fierimonte.

Il pranzo può tenersi a sacco o menù turistico presso un locale convenzionato.


Non resta che unirvi a noi alla scoperta dei nostri meravigliosi borghi.


PROGRAMMA DETTAGLIATO


1. Piazza IV Novembre, saluti conoscitivi e partenza tour;

2. "Porta della Terra": è il monumento più importante del paese e attraverso di essa si accede al borgo antico in cui sembra essere trasportati indietro nel tempo tra i vari vicoletti medievali. Su di essa è presente lo stemma della famiglia dei Tocco( sul portale ad arco ) che ha regnato e dato splendore al paese fino al 1806 ed è stato donata ad essi dai cittadini ‘benemeriti’. Recentemente è stata ristrutturata e ad essa si giunge da Piazza IV Novembre per poi arrivare in Piazza Umberto I che accoglie il Castello della Leonessa. La Porta della Terra ha il significato di “ Città racchiusa nelle mura” infatti il muro di cinta del Castello chiude e protegge l’ antico centro storico. Ricordiamo che in epoca normanna la Porta non esisteva infatti il muro di fortezza si chiudeva diversi metri più sopra (a livello della torre dell’orologio) per uso militare. In seguito alla scomparsa dei Tocco, alla fine delle lotte per l’acquisizione del Castello e all’avvento della borghesia, lo spirito militare del paese si assopì, il Castello divenne Palazzo Baronale e il muro di entrata scomparve lasciando poi il posto alla Porta della Terra costruita a livello della torre est del Castello;

3. Borgo storico con relative e tipiche rue;

4. Palazzo Fusco: Risalente alla fine del '700. Ora di proprietà privata presenta, all'entrata, dei piloni eretti in onore della visita del Cardinale Orsini, poi divenuto Papa, che servivano per attaccare i cavalli;

5. Chiesa di S. Antonio Abate: Fu di proprietà dei Baratta, famiglia nobile, fu soppressa nel 1696 e così annessa a santa Maria Maggiore;

6. Chiesa di S. Maria Maggiore: Nata alla fine del 1400 probabilmente su di una delle torri del circuito difensivo. Dalla forma rettangolare, è a croce latina divisa da quattro filari di colonne, due formanti la navata centrale più alta e ampia, e gli altri due semi incastrati nei muri laterali. La navata centrale ha una volta semi circolare ed è affrescata con le immagini di quattro profeti: Geremia, Ezechiale, Isaia e Daniele, inoltre decorata con le scene dell' Annunciazione, della Natività e dell'Assunzione di Maria al cielo; Le navate laterali hanno le volte a vela. La cupola è a forma circolare illuminata da otto finestre. La facciata presenta uno stile romanico;

7. Chiesa di S. Pietro: Certamente la più antica nata nei primi del 1400 con l’adiacente camposanto, è una chiese in stile barocco e la facciata principale con lesene in pietra calcarea. Il portale centrale in pietra. Presenta tre navate con quella centrale più ampia e più alta e con volta a tutto sesto, divise dalle laterali con cinque colonne. Nell’abside vi è l’altare maggiore mentre ai lati vi sono due altarini: a destra quello realizzato dagli emigranti del nord America in onore di San Gaetano, patrono di Montemiletto e a sinistra quello di S. Antonio. Essa nel 1686 conservava le reliquie di diversi martiri;

8. "Castello della Leonessa" e annessa mostra fotografica: Il complesso architettonico rappresenta una delle residenze castellate meglio conservate nella provincia di Avellino. Ultimo Signore fu Carlo III de Tocco Cantelmo Stuart per poi, nel corso della storia, essere venduto a privati cittadini che adattarono molti ambienti per uso abitativo;

9. Palazzo Fierimonte: superando il portone del Palazzo vi è un pozzo rialzato, con lo stemma della famiglia Fierimonte, nel quale, durante la lotta tra liberali e borboni, due bambini della famiglia Fierimonte furono lì dentro calati e nascosti e la leggenda narra che furono loro due a portare avanti la stirpe;

10. Chiesa di S. Anna e annesso Convento dei Domenicani (ORA PALAZZO DEL COMUNE): eretta dai Tocco, devoti alla Santa, in quanto possedevano una reliquia del piede di Essa. La reliquia era un dono fatto a Carlo Tocco dallo zio Giovanni Battista di Tocco. L'altare è lo stesso che ritroviamo all'nterno del Duomo di Napoli e prima dell'altare lungo la balaustra in marmo vi è lo stemma dei Tocco e la fossa comune. La Chiesa presenta affreschi con la vita di San Domenico e il Monastero dei Domenicani conserva tombe romane e affreschi sempre del Santo;

11. Pranzo con menù turistico presso struttura convenzionata;

12. Borgo di Montaperto;

13. Casale San Nicola.
Foto di
MONTEMILETTO
» vedi tutte