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Mercoledì, 07 Marzo 2018 - 15:12

Invasioni Irpine: Grottaminarda

Invasioni Irpine: Grottaminarda
La quarantanovesima tappa del nostro tour alla scoperta dell'Irpinia toccherà il comune di Grottaminarda per conoscere in lungo e in largo quel che era il feudo della famiglia D'Aquino.

La nostra visita comincerà dalla Piazza della fontana vecchia, punto nodale della vita del paese, all'incrocio di Via Minichiello con il Corso Vittorio Veneto, dove si trova la fontana pubblica, a coppa, di forma ovale, in pietra scolpita e levigata, installata nel 1875.
Sulla stessa piazza si affacciano Palazzo Vitale e la Chiesa del Rosario, ricostruita dopo il sisma del 1980, ospita un piccolo museo delle Congreghe.

Da qui saliremo verso il centro storico, per visitare il Castello d’Aquino, fortezza risalente con molta probabilità all'epoca altomedioevale, che dovette essere ampliata intorno alla prima metà del secolo XII, quando venne installata anche la cinta muraria difensiva dell'abitato medievale, documentata già a partire dal 1137. Oggi di proprietà comunale, ospita la Biblioteca comunale ‘Osvaldo Sanini’ (intitolata al poeta parmense, confinato a Grottaminarda dal regime fascista, che scelse di rimanervi anche dopo la fine della guerra e del fascismo, e a Grottaminarda volle essere sepolto), e il Museo Antiquarium.
Ai piedi del Castello sorgeva il borgo medievale, detto ‘Fratta’, di cui visiteremo i resti, per poi proseguire con la visita alle Chiese di San Michele Arcangelo, la cui prima attestazione risale al 1178, e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, edificata per la prima volta nel 1478, ma completamente ricostruita nella seconda metà del XVIII, custodisce al suo interno tele e dipinti di pregio, è l’emblema del panorama grottese con la sua torre campanaria, costruita tra il 1752 e il 1766 da mastro Ciriaco di Silva di Mercogliano su disegno del Vanvitelli.
Scendendo da via Nostradonna, sul Corso Vittorio Veneto potremo ammirare la Dogana Aragonese, edificata come punto di riscossione dei diritti feudali di transumanza nel 1467 dal nobile Ladislao d'Aquino, lungo quella che diventerà poi la frequentatissima Nazionale delle Puglie. Ampliata nel 1774 e adibita più tardi oltre che per il cambio di cavalli e il ristoro dei passeggeri anche a stazione di posta, la dogana è stata dichiarata nel 1930 monumento nazionale.
La visita terminerà ai Giardini De Curtis, dove si trovano gli archi in pietra, unica testimonianza dell’antico edificio del convento dei Carmelitani.

Per il pranzo ci fermeremo presso il ristorante Piaceri del Palato per un menù organizzato per l'occasione (che prevede: primo cicatielli con ciambottella e per secondo: maiale arrosto - importo 15€ cadauno) Ps: per il pranzo è obbligatoria prenotazione entro e non oltre venerdì 9 marzo alle ore 19:00 (tel: paesaggi irpini 3276112259)

L’invasione prosegue nel primo pomeriggio nella frazione di Carpignano, a cinque chilometri dal paese in direzione Fontanarosa.
Visiteremo il santuario e dunque il quadro della Madonna nera, prezioso dipinto su tavola raffigurante la Vergine con il Bambino datato da alcuni studiosi alla metà del XII secolo. La cappella adiacente la chiesa, in cui viene conservato il guanto di Padre Pio. Dopodiché scenderemo in una cripta attraverso un passaggio sotterraneo.
E infine ci recheremo al presepe settecentesco.

L'appuntamento da non perdere, allora, sarà per l'11 marzo in questa nuova tappa alla scoperta dell'Irpinia.

Foto di
GROTTAMINARDA
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